Le pagelle di Napoli-Inter 2-2

palacio hernanesHandanovic 7 Risponde alle critiche con un “ehi, ci sono ancora”. Meglio anche con i piedi.

Santon 7 Paga dazio a Mertens nel primo tempo, ma quando sale in avanti crea sempre pericoli, giocate di qualità immensa e nel secondo tempo si scatena.

Ranocchia 7,5 Il vituperato Ranocchia se ne esce con una prestazione maiuscola, è l’unico a fermare Mertens e si prende nota solo di qualche piccola sbavatura marginale.

Jesus 4,5 Pesanti responsabilità su tutti e due i gol. In generale serataccia.

D’ambrosio 6 Bel duello nel primo tempo con Callejon, concluso in pratica in parità con il passaggio all’altra fascia nel secondo, dove supporta Shaqiri commettendo qualche errore di stanchezza.

guarin napoliGuarin 6,5 Tutto Guarin in 90 minuti, vivo nel pirmo tempo, sempre pericoloso, ma con tanti errori, va nel totale pallone nei primi venti minuti del secondo, pallone regalato sull’azione del 2-0 e palle perse in serie, poi Rocchi lo grazia dopo un intervento durissimo su Strimic. Si riprende nell’ultimo quarto, servendo tra l’altro l’assist a Palacio.

Medel 5,5 Bene quando deve fare il suo, va in difficoltà con le ripartenze del Napoli e sui palloni spioventi, Hamsik gli scappa da tutte le parti.

Brozovic 4,5 Praticamente un uomo in meno.

Shaqiri 6,5 Nel primo tempo non riesce a sfondare, sfodera il carattere sul 2-0.

palacio rigPalacio 6,5 Spremuto come un uovo sbattuto dai difensori azzurri per 70 minuti, ancora egoista in apertura, recupera la lucidità e la freddezza per trovare gol e rigore.

Icardi 6,5 Primo tempo inesistente, riemerge nella ripresa in tutta la sua pericolosità e quel cucchiaio..

Hernanes 6 Un po’ molle, c’è nell’azione del rigore.

Puscas sv Partecipa all’assalto finale.

8 commenti su “Le pagelle di Napoli-Inter 2-2

  1. Su Medel credo abbia inciso la scarsa vena di Brozovic che dalla partita con l’Atalanta è sempre decrescente. Una partita che Mancini è riuscito con alcuni spostamenti a cambiare in positivo la partita di alcuni come Santon (da destra a sinistra): scadente nel primo tempo più che ottimo nel secondo tempo; di Shaqiri, ottimo, sulla fascia destra; di Guarin più avanti con l’entrata di Hernanes; nonostante i venti minuti nulli del secondo tempo, partecipa all’azione dei goal: soprattutto nel secondo con un passaggio geniale per Palacio. Mazzarri l’avrebbe sostituito. L’importanza di Mancini sta nel dare una mentalità e fiducia in alcuni uomini che crede imprescindibili. Chi non ha pensato di sostituire Palacio? Eppure, dal Trenza è arrivato il goal della speranza. Credo stia superando il momento negativo; ma è sempre importante dal punto vista tattico. J Jesus ancora non ha ben recepito il gioco di Mancini; comunque è stato condizionato da un cartellino immeritato. Icardi, assente fino al goal: un calcio di rigore da spettacolo. Ranocchia, ne condivido il voto: reagisce alle critiche con una prova di gran personalità. Hernanes buono dal punto di vista tattico, potrebbe prendere il posto di Brozovic. D’Ambrosio troppo incerto e impreciso, ha bisogno di migliorare il tocco di palla. Handanovic, un gigante: riesce persino a sventare due errori grossolani dell’arbitro che avrebbe dovuto fischiare due fuorigioco che potevano costarci dei goal. L’Inter sta crescendo, in altri tempi, partite di questo tipo giocate in trasferta, le perdevamo con vagonate di goal. Mi fa piacere vedere una squadra che cerca di imporre il proprio gioco senza più quelle paure che angosciavano attanagliando le gambe dei nostri calciatori.

  2. Devo ammettere che ieri sera dopo il 2-0 di Higuain ero molto arrabbiato con Mancini. La squadra fino a quel momento non mi era piaciuta, troppa distanza fra i reparti, difesa troppo alta, esterni poco protetti e sempre in proiezione offensiva che lasciavano praterie dove si infilavano gli attaccanti del Napoli.
    Poi però, con i cambi, ha aggiustato le cose e ha dimostrato di essere un allenatore con gli attributi. Giusto il cambio di esterni Santon-D’Ambrosio (doveva partire così dall’inizio), poi ha allargato Palacio e Shaqiri giocando con un 4-3-3 e il Napoli è andato in grossa difficoltà. Infine con il cambio Juan-Puscas è passato a un 4-2-4 che ha messo ancora più pressione sulla difesa del Napoli che poi ha causato il rigore del 2-2.
    Solo una squadra che crede in quello che fa e nell’allenatore può recuperare 2 gol al San Paolo. E’ un punto che serve poco per la classifica ma che dà tanta fiducia alla squadra che, a prescindere dagli errori difensivi, si vede che segue l’allenatore e crede in questo tipo di impostazione di gioco.
    Purtroppo erano prevedibili queste difficoltà… prima l’inter giocava l’anti-calcio, era l’esatto opposto di quella che vediamo oggi. Primo non prenderle, difesa bassa, possesso palla in orizzontale, poche verticalizzazioni. Era una squadra che aveva paura della sua ombra. Oggi gioca un calcio propositivo, rischiando molto (forse troppo), ma solo così puoi pensare di migliorare e raggiungere traguardi importanti.

  3. Non sono d’accordo coi voti di juan(meritava un bel 2)e quelli di palacio e medel. Al di la delle due giocate palacio e’ costantemente un uomo in meno anche se ieri meno dellealtre volte; medel e’ un giocatore dignitoso ma sbaglia troppi passaggi facili. La qualità emerge sempre nel calcio e avere un giocatore come lui in quella posizione e’ un problema,ma credo che Sara’ preso qualcuno al suo posto per l’anno venturo! Onestamente darei qualche chance in più a hernanes e kovacic nei 3 di centrocampo! E comunque secondo me molte occasioni del Napoli nascono da nostri errori in fase di impostazione…ossia dei centrali e medel in gran parte

  4. Ho rivisto la partita. Ho notato che i nostri due goal nascono da due passaggi geniali di Guarin. Il primo: tocco di tacco magistrale per Palacio in mezzo ad un nugolo di avversari; il secondo: sempre passaggio geniale al bacio fatto in profondità per il solito Palacio che ottiene il calcio di rigore. Eppure, leggendo altri siti, ho notato nei confronti di Guarin le solite valutazioni pregiudizievoli come: “E’ il solito Guarin…”. Oppure frasi del tipo: “Non capisco come faccia Mancini a ritenere indispensabile Guarin…”…Mah…La bellezza del calcio sta anche nella sua capacità di farci capire quanto siano duri a morire i pregiudizi…Benchè gli occhi mostrino altri avvenimenti…la testa vede solo “film” dei suoi clichè. Visto che ci sono:
    in un sito ho letto anche un 5 per Ranocchia…Senza parole!

  5. Secondo me sono le vedove di mazzarri….perché di guarin si può dire tutto,ma sono 5-6 partite che gioca con la testa senza fare cavolate! Poi sappiamo tutti che non e’ un fuoriclasse pero’ e’ più che un buon giocatore!
    Chi critica guarin adesso Sara’ lo stesso che incensa medel che per me ha dei limiti terribili e loda palacio,che avrà anche fatto gol e sicuramente e’ un merito,ma di fatto giochiamo senza un uomo molto spesso! Come mancio ha fatto con guarin spero fara’ con kovacic!

  6. Palacio vedo che piano piano sta risalendo la china. Prima, vedendolo in viso, era sempre smunto, pallido, ora è più tonico. Guarin per me è un campione, lo dicevo prima figuriamoci adesso. Non gli manca nulla. Dribbling, movenze feline, progressione travolgente, calcia di destro e di sinistro (ambidestro),sa colpire di testa, effettua giocate geniali…eppure, è sufficiente che in una partita sbagli un paio di passaggi (succede pure a Pirlo, figuriamoci), apriti cielo: glie ne dicono di tutti i colori. Leggersi “massa e potere” di Elias Canetti, oppure qualche trattato di psicologia dell’immagine e della comunicazione, ma soprattutto della “psicologia della percezione”. La storia è piena di condannati, resi colpevoli da cecità dovute a pregiudizi. Conte c’aveva visto giusto: avrebbero venduto Pogba prendendo molti soldi, sostituendolo con Guarin a pochi spiccioli o in cambio dello spompato Vucinic. Benedetto Mancini che ha capito subito dandogli fiducia e rilanciandolo alla grande. Se fosse andato alla Juve, oggi staremmo a dire la solita frase: “ma come, con noi non fanno nulla e con gli altri fanno i fenomeni?” Medel dà tutto quello che ha. Sempre sulla sufficienza.

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