Mancini: “Giocare ogni tre giorni non è un problema, nessun turn-over”

mancini inter palermoMancini va in controtendenza e se tanti allenatori si lamentano dei cosidetti e presunti tour de force, il tecnico nerazzurro si mostra invece contento di poter giocare in Europa tra tre giorni, ma prima viene l’Atalanta. Ecco le sue parole alla vigilia del match di bergamo:

La squadra mi dà già garanzie che domani non sbaglierà approccio? Le garanzie me le danno ogni giorno, lavorano molto intensamente e migliorano. Poi in una partita tutto può accadere, ma l’atteggiamento è molto, molto positivo”.

Se penso già al Celtic? E’ più importante l’Atalanta, dare continuità ai nostri miglioramenti. Non credo di dover far riposare qualcuno perchè ci sono 4 giorni per recuperare”.

Podolski? Ha fatto delle buone prestazioni all’inizio, poi è un po’ calato, è dovuto alla sua condizione fisica che adesso sta migliorando, ha qualità, esperienza, ci può dar una grande mano”.

“Se credo ancora al terzo posto? Se le vinciamo tutte arriviamo terzi, io penso sempre che finchè c’è la speranza non bisogna mai abbandonare niente, però adesso bisogna pensare alla prossima partita: se tra cinque -sei partite ne abbiamo vinte sei.. ma ora dobbiamo pensare a far bene domani”.

“L’ultima vittoria a Bergamo? Mi ricordo che segnò Balotelli. Giocò da esterno sinistro, fu una partita difficilissima, segnò anche Viera”.

“Insidie dall’Atalanta? Le insidie sono che vengono da una sconfitta forse immeritata, sono una squadra molto solida, difficile perchè concede pochissimo, con giocatori che davanti ti mettono in difficoltà. Non meritano la classifica che hanno in questo momento”.

“Chi può fare la differenza? Non c’è un giocatore che può dare o non può dare, tutta la squadra può avere la strada aperta ad un miglioramento generale”.

“Tourè? Il campionato italiano ha bisogno di riportare i grandi giocatori. Yaya può essere uno di questi, anche se non credo sia cosi semplice, ma se ci riuscissimo sarebbe una cosa buona per tutto il calcio italiano”.

“Problemi fuori casa? Le partite tutte uguali nel senso che son tutte difficili. Non c’è una grande differenza tra fuori o in casa tanto è vero che abbiamo avuto difficoltà in casa e fuori, ma per una grande squadra non dovrebbe cambiare niente, non è che ci sono cose diverse. Se noi riuscissimo a migliorare su questo è una cosa fondamentale”.

“Santon ha fatto due partite in quattro giorni. L’unica paura è che abbia bisogno di recuperare un po di più, cosa che non può fare ora perchè abbiamo diversi assenti”.

Brozovic andrei con calma a dire che è come Stankovic. Spero sia meglio, ma ha bisogno di ambientarsi, conoscere il calcio italiano”.

Icardi è sempre tranquillo. Difficilmente lo vedo preoccupato di qualcosa. Se lui fa due gol ogni partita e non esulta a me va bene uguale, però la cosa bella di un calciatore è fare gol e quando si fa gol è il momento più bello di una partita per tutti”.

Mateo (Kovacic ndr) è ancora un ragazzo giovane quindi non ha ancora un ruolo ben definito, le qualità che ha lo possono portare a diversi ruoli, poi dipende da lui. Un giorno deciderà dove giocare, è chiaro che per giocare davanti alla difesa lui ha le qualità tecniche ma poi deve avere anche una testa diversa e per questo ha bisogno di un po’ più di tempo”.

Icardi non credo che rifiati, sta bene, spero che continui a far gol.”

Giocare ogni tre giorni? Non mi preoccupa perchè è sempre meglio giocare partite che allenarsi. L’unica cosa è che abbiamo alcuni giocatori infortunati, ma speriamo di giocarne tante da qua fino a maggio”.

 

 

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