L’Inter batte il Palermo 3-o con i gol di Guarin e la doppietta di Icardi nel secondo tempo, tornando così nella parte sinistra della classifica, a -6 dall’Europa League.
E’ un’Inter che prova a prendere ruvidamente le proprie paure, con molti falli e un inizio aggressivo, ma che fatica a seguire i dettami di Mancini, che la vuole alta, corta e con 8 giocatori all’attacco, ma la squadra non sembra avere la confidenza necessaria per essere pronta a giocare così. Meglio comunque nella ripresa, quando a tratti il Palermo ha faticato ad uscire dalla propria metà campo, pressato alto dall’Inter. Scelto il 4-3-1-2, Mancini chiede a tutti e due i terzini e tutte e due le mezz’ale di attaccare, con Medel che fa un lavoro di posizionamento alle loro spalle pronto a interrompere le ripartenze del Palermo. La squadra di Iachini risponde con un un gioco ad allargare la difesa per favorire gli inserimenti centrali, Rigoni e Barreto più che gli interni di centrocampo fanno le ali e Guarin e Brozovic faticano a rientrare e a stargli dietro, sopratutto Rigoni gioca profondissimo costringendo Jesus ad uscire largo creando il buco centrale per gli inserimenti di Vazquez e Dybala. Primo tempo comunque nel complesso brutto, tanti i giocatori sotto tono in ombra o con la luna storta, solo Shaqiri e Brozovic creano qualche buona trama nei primi minuti, per poi mediocrizzarsi anche loro. Nessuna delle due squadre riesce ad impostare da dietro, i tre giocatori offensivi dell’Inter vanno sui tre centrali rosanero costringendo Sorrentino al rinvio, dall’altra parte stessa sorte per Handanovic con il Palermo che pressa con i due attaccanti e gli immancabili Rigoni e Barreto.
La ripresa inizia con una clamorosa azione del Palermo che va al tiro in area tre volte, ma prima Handanovic, poi il palo e poi un clamoroso errore di Dybala salvano l’Inter. Sono frangenti in cui la squadra sembra molto fragile, ma poi si ricompatta con il pressing alto e colpendo due legni con Icardi e Ranocchia.
Il raddoppio arriva con Shaqiri che si allarga a destra, Guarin attacca lo spazio e riceve per andare a crossare dal fondo, spizzata di Palacio e Icardi raccoglie e non fallisce. Sul 2-0 Iachini tenta il tutto per tutto togliendo un centrocampista (Jajalo) e inserendo Belotti per il 3-4-1-2 finale, ma Mancini si copre inserendo Campagnaro al posto di Palacio chiudendo con il 5-3-1-1, e arriva il 3-0 finale, Kovacic (subentrato a Shaqiri) parte in contropiede, triangola con Brozovic, allarga per Guarin che vince lo spalla a spalla e crossa ancora per Icardi, che segna e non esulta nemmeno questa volta.
INTER-PALERMO 3-0
Marcatori: Guarin (16′), Icardi (20′ st), Icardi (43′ st)
INTER: 1 Handanovic; 21 Santon, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus, 55 Nagatomo (36′ Dodò); 13 Guarin, 18 Medel, 77 Brozovic; 91 Shaqiri (39′ st Kovacic), 9 Icardi, 8 Palacio (37′ st Campagnaro). A disposizione: 30 Carrizo, 46 Berni, 11 Podolski, 17 Kuzmanovic, 20 Obi, 28 Puscas, 88 Hernanes, 97 Bonazzoli. Allenatore: Roberto Mancini.
PALERMO: 70 Sorrentino; 19 Terzi, 12 Gonzalez, 33 Daprelà; 89 Morganella (29′ st Rispoli), 27 Rigoni, 28 Jajalo (21′ st Belotti), 8 Barreto, 7 Lazaar (32′ st Emerson); 20 Vazquez, 9 Dybala. A disposizione: 1 Ujkani, 68 Fulignati, 5 Milanovic, 10 Joao Silva, 14 Della Rocca, 15 Bolzoni, 18 Chochev, 21 Quaison, 22 Ortiz. Allenatore: Giuseppe Iachini.
Ammoniti: Medel (13′), Morganella (20′), Juan Jesus (40′), Rigoni (27′ st), Gonzalez (33′ st) Recupero: 1′ – 4′
Finalmente, l’Inter comincia a prendere forma. Brozovic, Shaquiri, Guarin, Icardi. Brozovic è veramente bravo; esordio a San Siro non facile, ma ha dimostrato sempre più, col passar del tempo, di possedere una lucidità incredibile; ha saputo armonizzarsi in campo con le posizioni che si andavano determinando: un vero collante. Un calciatore che all’Inter mancava. Una vera sorpresa. Crescerà ancora. Shaquiri, giocatore di quantità ma che sa essere molto intelligente: con i suoi spostamenti dinamici senza restare bloccato sulla fascia, ha disorientato il tatticismo della difesa avversaria. Guarin, sta crescendo sempre più con un respiro da giocatore a tutto campo con più frecce a disposizione: mediano, mezzala, ala, colpitore di testa…se riuscisse a migliorare il tiro, sarebbe incredibile. Fa ancora degli sbagli, ma se cresce ancora lo considero come un altro grande acquisto. Icardi, peccato per la stizza: un campione gioca fa goal e saluta i suoi tifosi che l’hanno contestato. Non vorrei fosse un alibi per andarsene. Mancini lo sta educando tatticamente. A partita conclusa, ho capito perchè ha rinunciato a Kovacic: con questi quattro, il gioco è più essenziale e si riesce a giocare un calcio più rapido e geometrico con movimenti che tendono al turbillon, cosa che con il Kova, con i suoi ghirigori, per il momento non è possibile; non è uomo d’ordine come Brozovic, e non ha la sua saggezza tattica. Come non puo’ fare il lavoro di Shaquiri. Ha un grande piede, ma deve crescere. Dipende da lui. Ovvio che dietro, in queste condizioni diventa indispensabile il lavoro di Medel, grezzo ma un motorino tappabuchi. I problemi sono gli esterni come Dodo’: volenteroso ma tatticamente scarso ed incapace di fare un passaggio decente. Soldi che potevano essere spesi meglio: vero Mazzarri? Santon è stato discreto, ma l’Inter ha bisogno di qualcuno superiore. Speriamo che cresca. Cra-cra Ranocchia è ancora attanagliato dalla paura. Purtroppo non ha la personalità del combattente, anche se il ragazzo le qualità le avrebbe: ancora un rebus. Juan Jesus a volte sbanda, ma ha un tale dinamismo da permettergli di recuperare passi falsi. Insomma, la strada comincia a intravvedersi; ci sono tante cose ancora da sistemare; e se riusciamo a superare il Celtic, a primavera cominceremo a vedere una squadra già notevolmente avanti e di buon livello che potrebbe riservarci qualche bella sorpresa a maggio. Io ci credo.
Per il nostro campionato vanno abbastanza bene medel e guarin,ovvio che vincere avremmo bisogno si qualcosina in più perché medel quando attaccato in velocità mi fa venire i brividi! Diciamo che avremmo bisogno di un cambiasso giovane. Guaro,seppure vada bene se gioca come ieri,sbaglia tanto pero’ in questo momento e finche’ kovacic continuerà a deludere giocherà! La sfida del mancio deve esser quella di insistere con questo schema(a dir il vero qualche punto l’abbiamo perso perché anche lui insisteva con questi esterni che non abbiamo)e inserire kovacic al posto di palacio che ahimè e’ in fase calante…e non da oggi! E in alternativa podolski come seconda punta