L’Inter vince la battaglia di Verona, segnando due gol al momento giusto, Kovacic a ridosso del 20′ e raddoppio di Ranocchia in apertura di ripresa poco dopo una grande occasione di Paloschi. Prima vittoria in campionato per Mancini e prima partita senza subire reti. Dopo un’ottima partenza a ritmi alti, con i due terzini sempre in avanti e i due centrali spesso nella metà campo avversaria, l’Inter va in vantaggio al 19′, bravo Guarin a staccarsi da Hetemaj e andare dietro i due mediani del Chievo ricevendo palla da Kovacic, pallone allargato a Nagatomo, cross alto, sponda di Icardi, Guarin attira a sè i due centrali e fa una specie di velo per la corrente Kovacic dimenticata da Radovanovic che insacca. Il Chievo ha diversi punti deboli, sui lanci da dietro i due terzini spesso non sono in linea e tengono in gioco Icardi e Palacio, l’esterno sinistro Hetemaj stringe verso l’interno per tenere Guarin e dà molto spazio a D’Ambrosio, la linea a quattro del centrocampo è facilmente presa alle spalle dai centrocampisti. L’Inter però commette molti errori tecnici e dopo il vantaggio si spegne concedendo terreno alla grinta del Chievo, che passa dal 4-4-2 al 3-4-1-2 con Birsa alle spalle delle punte. Handanovic, già miracoloso sullo 0-0 su una conclusione ravvicinata di Paloschi, si supera sulla rovesciata di Meggiorini. La ripresa sembra iniziare in maniera simile a quella con l’Udinese, nerazzurri sbilanciati in avanti alla ricerca del raddoppio e Chievo pericoloso in contropiede, ma questa volta è l’Inter a chiudere subito la partita, gran tocco al volo di Ranocchia e partita in cassaforte. Il rosso a Ruben Botta toglie ogni velleità al Chievo, Mancini può sperimentare il 4-2-3-1 con Dodò esterno alto e il 4-3-3 con Nagatomo esterno alto e Guarin interno sinistro.
CHIEVO VERONA-INTER 0-2 Marcatori: 19′ Kovacic, 10′ st Ranocchia
Chievo Verona: 1 Bizzarri; 20 Sardo, 5 Gamberini, 12 Cesar, 34 Biraghi; 8 Radovanovic, 13 Izco, 56 Hetemaj, 23 Birsa (19′ st 19 Botta); 43 Paloschi (19′ st 10 Maxi Lopez), 69 Meggiorini (40′ st 31 Pellissier) . A disposizione: 25 Bardi, 90 Seculin, 3 Dainelli, 7 Lazarevic, 14 Cofie, 24 Schelotto, 26 Edimar, 63 Bellomo, 84 Mangani. Allenatore: Rolando Maran
Inter: 1 Handanovic; 55 Nagatomo, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus, 33 D’Ambrosio; 13 Guarin, 18 Medel, 17 Kuzmanovic (30′ st 22 Dodò); 10 Kovacic (36′ st 7 Osvaldo); 9 Icardi (30′ st 90 M’Vila), 8 Palacio. A disposizione: 30 Carrizo, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 15 Vidic, 20 Obi, 25 Mbaye, 44 Krhin, 54 Donkor, 97 Bonazzoli. Allenatore: Roberto Mancini
Note Ammoniti: 22′ Izco, 38′ Cesar, 42′ Meggiorini, 45′ Handanovic, 27′ st Botta Espulsi: 28′ st Botta Tempi di recupero: 1′-3′
Partita preparata bene dal Mancio. Azzeccata la mossa D’Ambrosio a Destra e Nagatomo a sinistra. Buoni movimenti offensivi di Palacio e Icardi. Si vede che in settimana si lavora bene e si ha un’idea di proposta di calcio offensiva a differenza del predecessore che praticava l’anti-calcio.
Il Chievo è una squadra di brocchi e di picchiatori. Merita di finire dritta in serie B e di starci anche parecchi anni… Il fallo di Cesar su Kovacic è da codice penale, altro che cartellino giallo!! Ha rischiato seriamente di spezzargli una gamba con l’arbitro lì a due metri… dopo si è impermalosito perchè Botta gli ha messo un mano sulla spalla… è veramente una vergogna questo Massa!!
In un campionato che si rispetti squadre come il Chievo e il Cesena non hanno alcuna ragione di esistere. Sono composte da giocatori di una tale mediocrità tecnica che si prova persino imbarazzo a vederle giocare.
Se penso a cos’era il campionato italiano dieci anni fa e com’è ridotto adesso, provo un senso di tristezza enorme. pensate a com’è cambiata la serie A: il Verona 2001/02 di Gilardino, Mutu e Camoranesi retrocedette in serie B mentre, giocasse oggi, sarebbe lì a a lottare per un posto in Champions!!
Mancini ha scomposto il giocattolo Mazzarri e lo sta ricomponendo con maggior sagacia e creatività. E questo comporta delle discrepanze inevitabili. La sensazione che provo nel vedere la squadra è la stessa di un malato che comincia a ricamminare. Ci sono ancora ricadute ma l’animus pugnandi è totalmente diverso con una impostazione che si manifesta sempre in fieri, sia dal punto di vista tattico che psicologico. Mi complimento con l’analisi tecnico-tattico della partita fatta da Francesco che condivido molto. Soprattutto la lettura sull’impostazione di Guarin e i suoi movimenti atti a disorientare la disposizione del Chievo. Pochi lo hanno rilevato. Con D’Ambrosio dimostra di capirsi e credo che in avanti diventeranno imprescindibili. Aggiungo che da tempo non vedevo un’Inter cosi energica fuori casa. Non dimentichiamoci che i Clivensi venivano da 5 partite positive. Qualcosa vorrà pur dire. Milan e Roma son arrivate troppo presto. Le ricadute o le smagliature che permettevano le ripartenze, saranno prima o poi risolte, anche con l’aiuto della campagna acquisti. Ne sono sicuro. Con un esterno alla Cerci ed un trequartista di rango (almeno che Mancini non pensi a rilanciare Hernanes in quel ruolo) molti problemi andranno risolti.Almeno spero. Siccome proprio ieri mi erano spuntati dei dubbi su Kovacic, ieri sera si sono dissolti con una bella prestazione facilitata anche dalla impostazione di Mancini. Dal punto di vista dei movimenti chi lascia a desiderare è Icardi: qualità di cui ne era ricco Milito. Credo che un altro lavoro da fare è il modo di razionalizzare le giocate dei difensori senza troppi cincischiamenti. A volte si impappinano. Mazzarri li ha proprio terrorizzati. Fanno tanti di quei tocchetti e passaggetti orizzontali che non servono a niente. Invece permettono all’avversario col pressing di rubargli palla. Una volta c’era una regola saggia: quando in difesa si stava in difficoltà si spazzava …con la palla distante si aveva un po’ di tempo per riorganizzarsi. Siamo ancora fragili, ma il cammino della risalita è cominciato.