Handanovic 8,5 Il rigore parato, che volete che sia per lui, ma le altre due parate con cui tiene in piedi il risultato sono fatte con coraggio e talento. Ce ne era anche una terza clamorosa, ma il Dnipro era in fuorigioco. Pensare che l’inizio non era stato promettente, brutta respinta che porta al gol avversario e un rinvio tipo a casaccio, poi si cambia film.
Nagatomo 6 Peccato, finalmente un buon Nagatomo deve lasciare il campo per una ricaduta alla spalla già infortunata nel 2011.
Ranocchia 4 Un pericolo costante per la difesa dell’Inter.
Jesus 5 Serata pasticciona, forse dovuto al fatto che non ha ancora saltato una partita.
Dodò 6,5 E a un certo punto S. Siro lo vide anche difendere. E ancora prende botte in testa.
Guarin 6,5 Copre una zona di campo che va da porta a porta, non sempre riesce ad essere preciso, ma c’è sempre.
Medel 6,5 Un punto in più per la corsa e l’impegno, è proprio il caso di dirlo, profuso.
Kuzmanovic 6,5 Dopo trent’anni trova la porta e segna. Dire che la partita era iniziata con il solito numero di tiri forzati al terzo anello.
Hernanes 5,5 Un assist a peso d’oro, ma per il resto galleggia per il campo, mal digerendo la posizione di ala.
Osvaldo 7,5 Serata più Frank Zappa che Jonnhy Deep, il gol è una sentenza, le giocate ci sono, ma vederlo rincorrere l’avversario fino alla propria area di rigore non te lo aspetti. Peccato per l’esultanza scioccamente polemica. Se cammini ti fischiano, se corri ti applaudono, semplice, è così in tutti gli stadi.
Icardi 5,5 Cerca di adattarsi di più di quanto faccia Hernanes al nuovo ruolo in fascia e si sacrifica.
Campagnaro 5,5 Entra a freddo e va in confusione.
Andreolli 6 Presidia l’area e intercetta i cross.
Obi 5,5 Tanta corsa.
Non sono d’accordo su Guarin. Ha causato un rigore come un dilettante qualsiasi, corre tanto ma senza alcun costrutto e non ha la minima idea di come si sta in campo.
Oggi ho premiato l’impegno prima degli aspetti tecnico-tattici, era da tempo che non si vedeva l’Inter lottare.
Avrei dato l’insufficienza solo a Ranocchia poco lucido. Probabilmente sta risentendo un po’ di stanchezza a causa anche della nazionale. Ma alla fine queste sono partite, soprattutto quando si vincono, che fanno crescere. La valutazione va fatta sull’insieme: sullo spirito di coesione e di battaglia che finora non avevamo mai visto. Una partita del genere, in altri tempi, si sarebbe persa.
Sono d’accordo sulla valutazione di Guarin, che ha lottato come un leone. Un errore non puo’ deleggitimare un impegno. Con Mancini si è impostato un nuovo modo di giocare: tocchi rapidi ed essenziali evitando il tichete-tachete che non costruiva nulla, ma che addormentava la partita con l’unico risultato di nascondere certi limiti. Infatti, l’incertezza che esprimevamo nel primo tempo, al di là di alcune impostazioni di ruolo ancora difficile da digerire, era dovuto al fatto che i nostri calciatori, poco abituati al gioco cosiddetto “di prima”, non riuscivano a velocizzare il pensiero che comporta il gioco rapido. Ricadevano nelle incertezze o non davano la palla con precisione: proprio perchè in un anno e mezzo hanno praticato un gioco lento fatto di tanti tocchetti poco basato sul ritmo e la velocità di pensiero. Da cui si deduce il perchè di alcuni giocatori a volte in confusione come Jesus che è un battagliero (ha salvato un goal sulla linea), oppure come Obi, che, con la sua entrata, ha alleggerito di molto la pressione sul piano atletico del Dnipro. Ma cresceranno, perchè hanno volontà e spirito di battaglia. Già si vede in loro una maggior fiducia in sè stessi,non sono più degli imbambolati in mezzo al campo; e questo grazie a Mancini. In 10, con il Cagliari, abbiamo preso 4 sberle. Bisogna che si perfezionino tante cose, comprese alcune specificità tecniche, ma si è cominciato. Il futuro è sempre è sempre più roseo. Fatto di stelle neroazzurre!
L’idea di dare una sufficienza a tutti per l’impegno e il cuore (tranne Ranocchia purtroppo) l’ho avuta, poi mi è sembrato esagerato.