Mancini parla alla vigilia del decisivo incontro di Europa League contro il Dnipro, che assisterà dalla tribuna perchè squalificato. Ecco le sue parole:
“Nel Derby abbiamo fatto cose buone, commesso qualche errore ma nel complesso sono stato contento. Per domani importante fare molta attenzione, sono più bravi fuori che in casa, ma dobbiamo chiudere il discorso qualificazione”.
Turn Over “Probabile che lo farò, qualche cambio potrà esserci però dobbiamo affrontare una partita alla volta: decideremo per il meglio domani”.
Autostima “Per essere spregiudicati ci vuole qualche partita e qualche risultato positivo che dia convinzione alla squadra”.
Vidic “Non si è allenato due giorni per un problemino, non era al 100%, per questo non ha giocato. Lo conosco bene, siamo stati cugini a Manchester, ci darà una grossa mano. Un giocatore che arriva dal calcio inglese un po’ di difficoltà le trova, ha bisogno di tempo”.
Squalifica “Mi dispiace è la prima volta che sono squalificato senza saperlo”.
Bonazzoli “Si sta allenando con noi ha delle qualità importanti, spero di poter far giocare dei giovani ogni tanto”.
Europa League “E’ snobbata fino agli ottavi, poi quando uno arriva agli ottavi diventa un trofeo molto importante”.
Kovacic “Che possa avere delle offerte è abbastanza normale tutti i bravi giocatori le hanno, ma deve fare bene all’Inter e fare la differenza nei prossimi anni”.
Moratti “L’ho incontrato, siamo sempre stati in ottimi rapporti e abbiamo fatto due chiacchiere”.
Osvaldo “Sta bene, decidiamo domani”.
konoplyanka “E’ il miglior giocatore che hanno, uno dei migliori ucraini, potrebbe far bene anche in squadre migliori..”
Thohir “Ci siamo visti per conoscerci un po’, avremo tempo di vederci altre volte, ci siamo visti anche sabato sera: ha mangiato con la squadra”.
Giovani “Io credo molto nei giovani, se riuscissimo a trovare dei giovani bravi che crescano in fretta sarebbe una buona cosa per il club”.
Vincere “Dobbiamo chiudere il girone da primi”.
Dnipro “Loro fanno un calcio aggressivo, sono molto tecnici, pericolosi sui contropiedi e i calci piazzati”.
I miei 50 anni “Stando coi più giovani non li senti, quando ero bambino vedevo mio padre che ne aveva quaranta e pensavo fosse vecchio, immagino uno più giovane cosa può pensare di uno di 50.. Ho compiuto i 40 anni all’Inter, i 50 all’Inter: sono felice di essere qua, questa è una cosa incredibile, nessuno ci avrebbe pensato”.