Mancini ha parlato alla vigilia del Derby, ecco le sue parole:
“Ho trovato una squadra in buona condizione, abbiamo fatto un buon lavoro ma in 4 giorni non posso aver fatto chissà cosa, ho bisogno di ancora qualche giorno per conoscerli meglio, ho bisogno di qualche partita per capirli di più, l’allenamento può essere fuorviante.”
Calciopoli “l’Inter ha già risposto, è per me una cosa troppo indietro, troppo vecchia, noi abbiamo bisogno di fare punti, le altre cose fanno parte del passato”.
Entusiasmo “In tutti i lavori se non c’è entusiasmo, divertimento, è difficile fare bene e rendere al 100%”.
Ritorno “Le emozioni in questo tipo di lavoro ci sono sempre, quando torni dove sei già stato e in una partita così è una cosa bella emozionarsi”.
Mestiere “Quando si inizia da allenatori si è giovani e si pensa di non sbagliare mai, ma poi si capisce che ci vuole del tempo per capire questo mestiere”.
Pressione per il terzo posto o stimolo? “Io non sono abituato a lottare per il terzo posto, questo mi demoralizza un po’ (ride). però in questo momento non bisogna guardare la classifica, la guarderemo tra qualche mese”.
Derby più bello? “Tutti i derby sono belli, anche quelli persi perchè sono momenti di grande passione, spettacolo, poi uno va a ricordare quello vinto 4-3, ma anche quelli persi sono stati belli”.
Difficoltà nel passaggio alla difesa a quattro? “Sono giocatori già abituati a giocare a quattro nelle loro nazionali”.
Posizione di Guarin “E’ un grande centrocampista e dev’essere in grado di fare tutte e due le fasi, poi nel suo bagaglio ha anche il gol, ma il centrocampista deve saper fare tutto”.
Insistono su Calciopoli “Dovrei andare indietro di cinque o sei anni, il mio focus è la partita di domani, per me sono cose troppo lontane, l’Inter ha già risposto, noi eravamo qua e sappiamo il nostro comportamento”.
“Da giocatore mi vorrei sentir dire che faccio parte dell’undici titolare”.
Thohir “Con Thohir ho avuto una buona impressione, abbiam parlato un po’ di tutto per una mezz’oretta, avremo bisogno di conoscerci meglio, mi sembra che anche lui abbia una grande passione per il calcio e l’Inter”.
Kovacic “Mateo ha delle grandi qualità, è giovane e non possiamo pensare che possa risolvere tutte le partite o non faccia errori, ha bisogno di molto più tempo, io lo aiuterò e giocando in quel ruolo deve fare anche tanti gol. Faremo grande affidamento su di lui ma non possiamo dargli tante pressioni. Deve giocare abbastanza vicino all’area di rigore, ma ci sono momenti in cui darà una mano anche indietro”.
Desideri “Vedere una squadra vera in campo, nei momenti di difficoltà che giochino da squadra e vedere anche momenti buoni, ma non è semplice cambiare in 4 giorni quello che si fa da un anno e mezzo”.
Chi davanti alla difesa “Medel non l’ho ancora visto, è arrivato ieri. Hernanes non sta benissimo, decidiamo domani mattina. Noi proveremo a giocare a calcio, ma questo non vuol dire non ci possa giocare Medel in quel ruolo. Sono tutti giocatori che giocano in nazionale. Hernanes dovrò parlare con lui, ma può giocare in tutti i ruoli del centrocampo”.
Vincere “Una squadra che vince è una squadra che subisce poco quindi dovremo fare un lungo e duro lavoro su questo”.
La chiave vincente “In attacco tutte e due sono composte da giocatori validi, è fondamentale avere giocatori che corrono negli spazi, è l’unico modo di mettere in difficoltà gli avversari. Tutte le squadre che dominano in Europa hanno giocatori che attaccano gli spazi”.
Tempo “Il calcio non dà molto tempo, dobbiamo essere più veloci”.
Nagatomo “E’ un difensore, quindi partiamo dalla base, deve difendere bene, può poi darci una grossa mano in fase offensiva”.
Ingredienti “Io credo che siano giocatori bravi, credo sia solo questione di fiducia nei loro mezzi, questione di un po’ di fortuna, cominciare bene e giocare a calcio”.
Credo che Kovacic con Mancini possa fare enormi passi in avanti. Sembra intenzionato a farlo giocare da trequartista ma gli mancano alcune doti che il trequartista deve avere. Ha grandi capacità nel passaggio smarcante e nel dribbling ma deve migliorare molto nel capire gli spazi dove andare quando deve togliersi dalla marcatura, il gioco spalle alla porta che è fondamentale se vuoi giocare in quella posizione e la capacità di proteggere la palla in situazioni difficili e di conseguenza subire falli al limite dell’area.
Per quanto riguarda la partita di domani sera è il classico match da tripla. L’inter giocherà a 4 dietro dopo tanto tempo e sicuramente ci saranno degli errori di posizione nelle marcature dovuti alla scarsa abitudine a giocare con questo sistema. Il milan è una squadra più rodata ma ha una difesa da film horror (Rami, Mexes, Zapata e De Sciglio). Vincerà chi farà meno errori in fase difensiva.