I primi due allenamenti sotto la guida di Roberto Mancini hanno già dato alcune indicazioni precise, vediamo quali:
– Ritorno alla difesa a quattro.
– Un centromediano con caratteristiche non solo difensive, ma anche con capacità di impostazione davanti alla difesa.
– Il recupero di Guarin, che tornerà titolare come mezz’ala destra o esterno destro.
– Un trequartista dietro alle due punte (Ricordiamo che Mancini, oltre ad essere stato uno dei più grandi trequartisti di tutti i tempi, fece l’esame da allenatore con una tesina sul ruolo del trequartista).
Il modulo di base dovrebbe essere il 4-3-1-2, scelta obbligata considerati gli uomini a disposizione, ma non si pensi ad un modulo rigido come Mazzarri intendeva il suo 5-3-1-1, perchè in fase di costruzione potrà diventare un 4-2-3-1 con Palacio che da punta si abbassa come esterno sinistro e Guarin che da mezz’ala destra si allarga avanzando come esterno alto destro, un po’ come facevano Cruz e Stankovic in certe situazioni di gioco. I due centrocampisti di qualità non faranno più il dispendioso ruolo di mezz’ale, ma giocheranno uno come regista basso e uno come trequartista formando un asse verticale, e non è detto che sia Kovacic il baricentro avanzato, ma potrebbe essere Hernanes con il croato schierato regista basso alla Pirlo. Ricordiamo che in nazionale Kovacic gioca trequartista, ma non con grandi risultati. La mezz’ala destra come detto sarà Guarin, mentre la mezz’ala sinistra sarà più difensiva (Medel, Kuzmanovic o M’Vila), per coprire le avanzate di Nagatomo o Dodò come terzino sinistro, un po’ come faceva Zanetti con Maxwell, abbassandosi sulla linea del regista basso. La coppia centrale difensiva dovrebbe essere uno tra Vidic e Ranocchia e titolare fisso Jesus. Come terzino destro D’Ambrosio, l’unico in questo ruolo che garantisce un po’ di solidità difensiva, considerato l’attitudine iperoffensiva sulla fascia sinistra, ma in caso di sua prolungata assenza anche nel derby potrebbe essere sostituito da Campagnaro, che andrebbe a marcare El Shaarawi. Per passare al 4-2-3-1 in pianta stabile bisognerà avere un Palacio al 100% e acquistare un’ala destra nel mercato di gennaio.
C’è anche l’opzione 4-4-2 con Kovacic e Kuzmanovic coppia di centrocampo, Guarin esterno destro e Dodò esterno sinistro, che può diventare un 4-3-3 con Dodò che sale sulla linea degli attaccanti.
Faccio delle considerazioni dopo l’arrivo del Mancio. Nonostante l’entusiasmo e finalmente un gioco diverso non credo che l’inter raggiungerà il terzo posto per due motivi: la squadra è stata costruita male in base alle esigenze tattiche del piangina (a Thohir gli hanno raccontato un mucchio di balle sul fatto che Mazzarri avrebbe giocato con la difesa a 4, vabbè lasciamo perdere). Hanno preso Terzini poco adatti per una difesa a 4, a centrocampo hanno preso due che distruggono il gioco (Medel e M’Vila) e non un playmaker davanti alla difesa e poi non stati acquistati degli esterni offensivi in grado di far cambiare gioco alla squadra. Il nostro competitor, il Napoli, ha complessivamente una rosa migliore della nostra e in più ha un grande allenatore che è lì da un anno e mezzo. Se il Napoli non entra in crisi e l’inter, come credo, non farà grossi acquisti a gennaio, solo un miracolo può farci arrivare al terzo posto.
Comunque c’è da essere molto ottimisti per 3 motivi:
1. QUALIFICAZIONE ALLE COPPE EUROPEE. Sembrerà banale ma con Piangiarri era a serio rischio.
2. ARRIVARE FINO IN FONDO IN EUROPA LEAGUE. Quest’anno non ci sono grandi squadre e, a meno che non venga qualche big dalla champions l’inter può arrivare fino in fondo (semifinali/finale), dopo vincerla dipende da tanti fattori ma con Piangiarri questo era impensabile viste le figuracce che ha collezionato negli anni col Napoli.
3. VITTORIA COPPA ITALIA. L’anno scorso il piangina snobbò in maniera scandalosa questa competizione mettendo in campo le seconde linee con l’Udinese e uscì subito. Il Mancio non farà questo errore e proverà a ripetere quello che fece dieci anni fa. La vittoria nel 2004 della coppa Italia diede inizio alla grande epopea nerazzurra fino all’apoteosi del 2010 e chissà che la storia non si ripeta!!
Condivido la tua analisi, ma personalmente non ritengo Benitez un grande allenatore. La sua storia, il suo posteriore e soprattutto le enormi pretese sul mercato senza un rientro in termini di risultati parlano per sè (Liverpool quasi dissanguato dal suo operato di manager e De Laurentiis molto contrariato perchè ridendo e scherzando ha dilapidato parecchi soldini per una squadra che al massimo arriverà terza). Per il resto sposto in toto la tua linea, soprattutto per la furbata di Mazzarri di promettere a tutti la difesa a 4 senza che ce ne fossero state le condizioni. Gli esterni titolari alla lunga secondo me saranno D’Ambrosio e Juan Jesus (a Gennaio si parla di Darmian… magari) per il centrocampo è un bel rebus. Speriamo bene