Premier, il Chelsea non si ferma più

costa chelsea liverpoolA volte non è noioso essere ripetitivi e oggi con piacere, possiamo esserlo assistendo a Liverpool-Chelsea dell’11’ giornata di Premier. Sì, la Premier dove è difficile assistere ad una brutta o noiosa partita e dove si possono apprezzare giocatori correre senza tregua, manovrare non solo in velocità, ma anche con veri schemi di gioco, verticalizzazioni e tanta voglia di vincere e rischiare. E pensare che un allenatore (?) italiano ha parlato di “grande partita ” dell’Inter nel primo tempo giocato a StEtienne.
I Reds vogliono vendicare la sconfitta dello scorso campionato che è costata il titolo mentre Mourinho ,spesso provocatore prima delle gare, deride Gerrard, emblema dei Reds, definendolo un vecchio. Si parte e i Reds si avventano come furie su tutti i palloni e passano in vantaggio con Emre Can, ventenne tedesco di origini turche, ma trattasi di un autorete di Cahill, bravo però a pareggiare anche grazie al goal-line tecnology usata in aiuto dell’arbitro in Premier  perché non da noi?). La partita è sempre bella, avvincente e senza soste, ma via via emerge nettamente la differenza dei valori tecnici dei giocatori in campo. Sturridge, il migliore del Liverpool, è anche oggi assente per lungo infortunio mentre tra i Blues spiccano grandi giocatori quali Courtois, Ivanovic, Azpilicueta, Hazard, sopra tutti un poderoso Matic, non a caso eletto player of the match, e “El segna semper lu” Diego Costa che nel secondo tempo realizza il secondo gol del Chelsea, rivelandosi completo perché non solo goleador ma anche grande assist-man e dotato di un strabiliante senso della posizione. Grande onore al Liverpool che cerca con tutte le forze di pareggiare, correrà fino al 95′ e forse c’era un rigore per loro, ma i Blues ribattono con cattiveria e si impongono dimostrando grande solidità. Sarà difficile superarli, solo loro possono perdere il titolo, ovviamente se giocheranno sempre così: sappiamo che la Premier piace anche per la sua imprevedibilità. Intanto hanno 29 punti in 11 gare e unica squadra imbattuta e Mourinho può parlare alla fine di “prestazione fantastica” dei suoi.
Ha giocato titolare Balotelli, anche oggi anonimo e sostituito mentre abbiamo visto finalmente Borini nel finale di gara, si parla di lui come acquisto di gennaio dell’Inter, ma non più che volonteroso.
Torna a deludere il City che pareggia solo all’ultimo con il QPR, uno dei fanalini di coda della premier; se il mediocre Pellegrini non si qualifica in Champions sarà licenziato. Continua invece a sorprendere il Southampton mentre il Manchester United prende un brodino vincendo senza esaltare.

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