Inter-Verona finisce 2-2, botta e risposta nel primo tempo (Toni, Icardi), poi Inter in vantaggio ad inizio ripresa con Icardi e raggiunta nel finale da Nico Lopez. Come a Parma, Medel perde palla, questa volta nella trequarti offensiva, con ben 5 compagni sulla linea dei difensori (da sinistra ci sono Dodò, Palacio, Icardi, Kuzmanovic e Nagatomo) l’Inter è sbilanciatissima e Hallfredsson parte palla al piede centralmente, Dodò, Nagatomo e Medel sono lentissimi a rientrare, il finlandese allarga per Gomez, cross morbido sul secondo palo, sponda di Christodopoulos che sovrasta Medel, sponda per Toni che al volo trova il gol di sinistro, con Vidic troppo staccato. L’Inter pareggia con un’avanzata di Ranocchia sulla mezz’ala destra, cross sul secondo palo con parabola a spiovere, Palacio si arrampica a fare da sponda e Icardi al volo batte Rafael. Per la quinta volta l’Inter ha preso gol nei primi minuti, non è casuale, anche stasera l’approccio alla partita è deconcentrato e molle, i giocatori non ci sono, fortuna che il Verona una volta segnato il gol si è schiacciato nella propria area con il presunto 4-3-3 che diventa un 6-3-1, con i due esterni alti (Gomez e Christodopoulos) che vanno a fare i terzini, i terzini che stringono in area e il terzetto di centrocampo pochi metri davanti all’area. L’Inter tiene palla, ma oltre al gol l’unico pericolo lo crea Kuzmanovic che punta verso l’interno e dal limite colpisce il palo interno. Il Verona risponde senza mai impostare palla al piede, ma con il rinvio del portiere che cerca sempre l’interno destro Ionita, su di lui va Medel, che soffre il contrasto aereo, mentre Kovacic rimane alto sul mediano basso Obbadi. Ad ogni modo con un catenaccio del genere ci vorrebbe molta più velocità nella trasmissione di palla e molti più movimenti senza palla, ma l’unico a farli costantemente è Kuzmanovic che ora si allarga a destra, ora taglia centralmente buttandosi in area, ora gioca tra le linee. Gli altri si muovono molto meno, Kovacic fa sempre un movimento ad allargarsi a sinistra per creare spazio a Dodò, Palacio staziona sul centrosinistra, Icardi a volte esce dall’area, ma è molto impacciato, solo un buon cross da Dodò e un paio da Nagatomo.
Secondo Tempo Succede tutto nei primi minuti, prima Inter in vantaggio: Triangolazione Medel-Kuzmanovic-Medel (cosa che non si rivedrà mai più) e palla in verticale per Palacio che va sul fondo, cross basso e Icardi trova un fortunoso rimpallo. Passano tre minuti e Medel gioca a pallamano in area regalando rigore al Verona ed espulsione. Ma Handanovic para anche questo, Toni può solo disperarsi. Ma in dieci le parti s’invertono, Inter in difesa passa al 5-2-1-1 con Kovacic e Kuzmanovic davanti alla difesa e Palacio in ripiego su Obbadi. Il Verona attacca solo sulla sinistra, è la prima squadra che non punta sul lato di Dodò. Nagatomo si abbassa tantissimo e Agostini sale, Ranocchia sale su Christodopoulos innescando un bel duello e Kuzmanovic evita l’inferiorità numerica tenendosi largo su Hallfredsson, che poi esce infortunato, entra Campagnaro al suo posto. Nella fase centrale l’Inter riesce a spezzettare la partita, ma il Verona colpisce una clamorosa traversa bassa con Christodopoulos. Si fa male anche Kovacic ed entra Khrin, ma la mossa vincente è di Mandorlini, dentro Saviola e Nico Lopez per Gomez e Ionita. Il primo va tra le linee alle spalle di Toni, il secondo esterno alto destro per un 4-2-3-1 finale. E sono proprio i tre nuovi entrati a confezionare l’azione del pareggio all’88’: Campagnaro porta palla sulla mezz’ala destra, Nico lopez porta fuori Jesus sulla destra, Saviola s’inserisce nello spazio e di tacco va a servire Nico Lopez, non seguito da Dodò, tiro sul primo palo e pareggio. Fischi.