L’Inter batte il Cesena 1-0 al Manuzzi, grazie ad un gol di Icardi su calcio di rigore al 32′. Bianconeri in dieci per gran parte di gara, meritavano sicuramente di più, avendo giocato con più cuore e grinta ed avendo impegnato di più Handanovic. Partita interessante per gli amanti della tattica e giocata a buoni ritmi, ma tanti gli errori tecnici. L’allenatore del Cesena Bisoli è sicuramente un ammiratore di Simeone. Il suo Cesena interpreta la fase difensiva in maniera attiva, con la linea di centrocampo che non si abbassa mai troppo e i tre attaccanti che aiutano tantissimo. L’annunciato 4-3-1-2 tende a trasformarsi in un 3-4-3 con Cascione che sfila a destra su Dodò, ma tende anche a legare verso l’interno con De Feudis, che fa l’interno destro in marcatura su Kovacic, Giorgi interno sinistro segue ovunque Hernanes e Renzetti esterno sinistro marca Obi. Spesso si crea un buco centrale tra De Feudis e Giorgi, ma l’inter nel primo tempo non ne approfitta. In difesa giocano Capelli, Volta e Lucchini, in avanti Djuric duella con Jesus, Marilungo con Campagnaro inseguendolo in fase difensiva quando questi sale in attacco, l’ex interista Garrittano scherma Medel. L’Inter imposta con i tre difensori e Medel, ma i tre attaccanti del Cesena li mettono in difficoltà con il pressing alto. La partita si gioca con intensità a cui non siamo abituati vedere nelle partite dell’Inter, che passa alla prima occasione al 32′. Hernanes per la prima volta mette un po’ di distanza tra lui e Giorgi andando a prendere palla sul centrosinistra, scavetto a scavalcare la difesa servendo Palacio solo in area, che viene steso da Leali in uscita, rigore e rosso per il portiere, decisione corretta dell’arbitro. Icardi realizza alla propria destra. Bisoli è costretto a togliere Garritano per inserire il secondo portiere Agliardi. Il Cesena però non soffre l’inferiorità numerica e va più volte vicino al pari. E’ Cascione, nella sua posizione ibrida tra esterno destro e mezz’ala destra a passare tra le maglie della difesa non trovando però due volte la conclusione vincente, in mezzo Handanovic d’istinto respinge a mano aperta il colpo di testa di Marilungo. Nella ripresa Il Cesena parte ancora forte nei primi dieci minuti, poi i centrocampisti iniziano ad andare in sofferenza. Finalmente Mazzarri sfrutta il buco centrale del Cesena, mettendo Hernanes trequartista, Giorgi stremato fa fatica a seguirlo in profondità e De Feudis è spesso messo in mezzo dal brasiliano e da Kovacic, i tiri dei due nerazzurri però sono imprecisi. Con solo due attaccanti in avanti il Cesena riesce a pressare meno i tre difensori interisti e Medel, l’Inter però non è in controllo e Cascione al volo impegna severamente Handanovic. Il Cesena fino al 75′ gioca con un 4-3-2 con doppio mediano De Feudis-Giorgi e Cascione inesauribile esterno destro. Poi Bisoli tenta il tutto per tutto togliendo Giorgi per il terzo attaccante Rodriguez. Il centrocampo si riforma con Cascione e De Feudis per un 4-2-3, mentre Mazzarri si limita a cambiare Obi per Mbaye. All’80’ prima parata di Agliardi su tiro debole di Palacio. Cesena tutto in avanti e contropiede quattro contro due dell’Inter, ma prima Icardi spara su Agliardi, poi Palacio raccoglie e anzichè servire Kovacic tenta il tiro dal limite con Agliardi che si supera. Sofferenza nel finale, palla aerea, Campagnaro a vuoto, palla che sfila, Rodriguez lanciato a rete e intervento in spaccata di Ranocchia decisivo, Rodriguez va a terra forse per una spinta di Jesus, ma l’arbitro non interviene e Bisoli viene espulso per proteste. Finisce così, vittoria striminzita, la prima dopo un mese.
8 commenti su “Cesena più cuore, Inter con i tre punti”
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Stamattina in una trasmissione televisiva, un giornalista ha riferito di spifferi su una squadra non più così compatta con l’ allenatore (a me in campo sembra evidente ma tutti continuano a dirci il contrario)..
Thohir per la prima volta avrebbe ammesso qualche dubbio anche se preferirebbe non cambiare..
Io inizio a sperare.. !!
Purtroppo thohir ha smentito..
cmq si è fatto anche il nome d Vecchi come sostituto interno, l’allenatore della primavera.. a me piacerebbe questa scelta in caso di esonero.. ma anche Bernazzani, Baresi.. si dice spesso che “non ci sono alternative”.. allora meglio uno dei nostri, piuttosto di qualcuno che viene scelto solo perche “non ci sono alternative”… o prime scelte, qualcuno chenha concretamente break issato qualcosa nella sua carriera di allenatore, o loro.. secondo me.. per esempio. a me Mihajlović fa paura… quello non è un vero interista, è uno che abbiamo visto all’inter solo perche lo ha voluto mancini, tant’è che criticava Mourinho una volta alla settimana in principio.. fosse stato veramente un interista non lo avrebbe fatto… poi a dirla tutta io non li ho dimenticati gli episodi antisportivi e razzisti chd lo hanno visto protagonista… cose incompatibili con ,a carica d allenatore dell’Inter,,
PS a me Mihajlović fa paura,perche nel suo palmares di allenatore forse non ci saranno neanche 30 partite vinte…
PS scommetto che la Samp del grande Mihajlović verrà battuta dall’Inter.. ne sono sicuro non al 100%, ma al 90% si…
spero di no… altrimenti Mazzarri lo farà passare per un grande successo e chi lo manda più via…!!
Lo dico perche Mihajlović spesso si propone all’Inter, e poi la sua squadra perde sempre.. l’anno scorso abbiamo vinto 4 a 0 contro di lui.. e lui prima aveva ammiccato all’inter.. anche quando allenava la Serbia, aveva rilasciato un’intervista alla Gazza sull’Inter prima di una partita, e poi la Serbia subì un umiliante sconfitta.. insomma, Mihajlović sembra sfigatissmo in quel senso..
Mihajlović al limite dopo che avrà vinto qualcosa., se davvero sogna l’Inter può avere pazienza.. e intanto farsi la sua carriera indipendentemente dall’inter.. poi se si dimostrerà un grande, sarà l’inter a cercare lui… Come con Simeone… Questa è la normalità… invece ora come ora non è una cosa normale…. dargli l’Inter solo perche lui vuole l’Inter promette davvero male… significa regalargliela..