Interessante il CDA dell’Inter tenutosi a Milano dal quale si possono evidenziare importanti posizioni strategiche della Società specie in chiave prospettica e che possiamo così riassumere.
1- Confermato un piano quinquennale cui fare riferimento.
2- Esistono perdite del passato ancora da coprire nella misura di 200 milioni di euro.
3- Ci sarà un audit della Uefa l’11 Novembre in cui la Società vuole presentarsi in piena trasparenza per evitare sanzioni.
4- ” Noi facciamo sempre molta attenzione che le persone siano parte dell’Inter, se non sono abbastanza brave devono capire che non è l’Inter il loro posto.” Frase di Thohir molto chiara, ma anche sibillina.
5- Sempre Thohir: “Nei prossimi 2 anni ci sarà una fetta importante della Serie A che affronterà difficoltà fortissime”.
6- Last but not least: “Dobbiamo essere concorrenziali. Il calcio non è più solo un settore sportivo. È un ambito di media e beni di consumo. È importante in campo così come fuori che non si pensi solo al calcio, al calcio e al calcio. Ad esempio, prendiamo lo stadio: non è solo calcio. Questo è il piano, c’è una strategia di ‘digital media’. L’idea non è solo quella di raggiungere i fan italiani, ma di raggiungere quelli che allo stadio non possono venire.”
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INTER e Fair Play Finanziario
Si evince pertanto che la “nuova Inter ” è concepita primariamente come una Società che punta alla trasparency, ossia conti in regola e capace di produrre bilanci in attivo. Tutto giusto, legittimo, ma distante dai desideri dei tifosi che si dovranno abituare alla strategia delineata. D’altra parte i conti bisogna farli e la realtà parla di debiti pregressi (tanti) che si devono coprire. Non è solo il Fair Play Finanziario che incombe, il messaggio è molto chiaro: non ci sono soldi e più saranno i ricavi più si potrà spendere. A proposito di FPF, non si dice pubblicamente, ma l’eventuale sanzione avverrà in Febbraio che vuol dire che siamo di fronte ad una benevolenza della UEFA o se preferite ad una grandiosa ipocrisia: la Società potrebbe fare acquisti nel mercato di Gennaio! Tutto ciò ha portato a spostare il piano iniziale, non più “pazienza per due/ tre anni”, che si continua a dire, ma ufficialmente sono 5 e tutto dipenderà dal successo della strategia di “digital media”, ossia la realizzazione di un calcio impostato su media e beni di consumo allargato a tutto il mondo specie Asia e USA.
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THOHIR E IL CALCIO ITALIANO
Ma quello che ci ha più colpito sono le dichiarazioni espresse da Thohir circa il calcio italiano e la “fisionomia” delle persone che fanno parte dell’Inter, oltretutto ripetute in CDA e in parte sibilline. Ha fatto accenno infatti a “difficoltà fortissime” di molti club italiani nei prossimi due anni addirittura ventilando ripercussioni sociali nel caso che il calcio italiano “crollasse”. Parole forti, quasi da terrorismo psicologico, ma è evidente che sa qualcosa di molto importante che però nessun organo di stampa ha mai segnalato. Di cosa si tratta? Il fatto è importante, persino grave e varrebbe la pena considerarlo.
Molto più diretto ai tifosi dell’Inter l’attenzione dichiarata dal Presidente alla scelta di persone che siano parte dell’Inter. Chiaramente si riferiva a tutto il management scelto, ma è evidente il richiamo all’allenatore nonostante le dichiarazioni ufficiose di Ausilio. E qui dobbiamo fare riferimento a due fatti avvenuti prima e dopo l’assemblea societaria:
1- Assolutamente non pubblicizzata dalla stampa. Il sito Goal.com ha fatto riferimento ad una assemblea dei soci rovente: alcuni soci chiedono la testa di Mazzarri. nel testo si legge anche che: “alcuni azionisti di minoranza hanno espresso perplessità su Mazzarri costringendo per l’ennesima volta il Ds Piero Ausilio alla difesa del tecnico. Insomma qualche franco tiratore c’è.”
MORATTI E MAZZARRI NEI GUAI
2- Le parole, per niente sibilline, di Moratti a proposito dell’allenatore. Come sempre Moratti ha iniziato l’intervista con le solite sfumature. Tra un se ed un ma è però uscito con una frase inequivocabile, “Il calcio, si sa, è crudele”. Ancor più chiaro quando ha affermato che “‘Mazzarri? Vediamo, è una persona seria. Il calcio però è pragmatico, dipende dai risultati. E’ sempre la prossima partita quella che conta, finché rimane il pensiero o il progetto di crescita va bene. Se questa situazione dovesse decrescere allora lo vedo nei guai”.
Ricordando che Moratti possiede il 30% della Società, è spesso consultato da Thohir, che l’attuale allenatore è mal sopportato non solo da buona parte del tifo, ma scopriamo anche da una parte degli azionisti, l’impressione che potrebbe non bastare un gran regalo della difesa del Napoli o, se preferite, una prodezza all’ultimo secondo di Hernanes perchè possa continuare a gestire(?) la squadra Inter in futuro. In fin dei conti Thohir l’ha detto nel CDA: Se non sono abbastanza bravi devono capire che non è l’Inter il loro posto!
Non riesco a capire… l’anno scorso ET si augurava di vedere l’inter in finale di champions nel 2016, oggi addirittura dice di essere contento se l’inter si qualificherà alle coppe la prossima stagione ripetendo la posizione in classifica dell’anno scorso, se possibile migliorandola. Ma che razza di strategia è? Con tutto il rispetto, non siamo la Fiorentina…
Pochi giorni fa ET e tutta la società straconfermavano Piangiarri a prescindere dai risultati, ieri Moratti ha fatto chiaramente capire che in caso di ulteriori sconfitte nelle prossime partite sarebbe quasi obbligatorio l’esonero per il tecnico di San Vincenzo.
Non mi sembra che ci sia grande sintonia di vedute tra le due parti. Ho l’impressione che MM non condivida molto le strategie di ET e quella dichiarazione l’ha rilasciata per metterlo in difficolta schierandosi apertamente con la stragrande maggioranza dei tifosi che chiedono giustamente l’esonero del piangina.