La conferenza stampa di ieri potrebbe essere ricordata a suo modo come il primo “io non sono pirla” di mouriniana memoria nell’avventura di Stramaccioni alla guida dell’Inter. Di fronte infatti alla possibilità che il gioco attuale dell’Inter sia perfetto per il contropiede dell’Udinese Stramaccioni ha risposto, più diplomaticamente e umilmente del Vate portoghese, che è consapevole che il suo modo d’interpretare il 4-3-3 potrebbe fare dell’Inter la vittima perfetta delle ripartenze udinesi, e proprio ad evitare ciò – ha spiegato il tecnico romano – la squadra ha lavorato in questi due brevi giorni, dovendo trovare il giusto mix tra la propria identità e le esigenze tattiche della partita sempre correlate alla misura dell’avversario. “Non sono integralista” ha detto Stramaccioni, Mourinho avrebbe detto “non sono pirla”.
Vedremo quindi un 4-3-3 interpretato in maniera leggermente diversa, rimanendo però propositivi, oppure è possibile anche un cambio di modulo, ma mantenendo sempre la volontà di fare la partita, cioè quello che ha fatto l’Inter bene o male negli ultimi 270 minuti, se si eccettua alcuni spezzoni di Cagliari-Inter.
Da parte sua l’Udinese è andata in gol 3 volte con centrocampisti nelle ultime due giornate (su 4 gol fatti) e Guidolin si augura che gli inserimenti dei centrocampisti continuino su questa linea, d’altra parte avevamo detto nel precedente articolo che l’Udinese è un moto ben oliato, ed all’assenza di un ormai famoso Isla può sopperire un Fernandes più sconosciuto ai più.
Per il resto Guidolin ci ha ricoperto di complimenti (“squadra di campioni”, “Stramaccioni intelligente”, “Milito meraviglioso”), sempre un buon vecchio modo per tenere il profilo basso e diminuire gli stimoli dell’avversario, ma questa volta è uscito anche allo scoperto, parlando apertamente di questa sfida come di una gara decisiva, sfoderando l’orgoglio di esserci a lottare per il terzo posto. Niente discorsi sulla salvezza raggiunta per Guidolin, questa volta si scopre una carta e oggi sarà un semi-spareggio.
Nonostante il recupero di Fabbrini e Barreto, ad affiancare Di Natale ci sarà Abdi, giocatore molto utile ad aiutare il centrocampo.