Nell’Inter di Stramaccioni ora sono gli avversari a finire più stanchi, ad ogni gol subìto reagiamo, e si vede già la mano di Stramaccioni sul piano tattico.
L’Inter di ieri mi è piaciuta, mi è piaciuta sull’1-1, quando attaccava in 8-9 elementi riconquistando subito i palloni vaganti allontanati dalla difesa del Siena in affanno, concedendo solo un paio di contropiedi agli avversari e ripartendo all’assalto nel finale guidata dal suo Capitano, dopo aver rifiatato a metà ripresa.
Mi sono piaciuti i movimenti senza palla, l’intensità, l’Inter mi è piaciuta, rigore di Milito a parte, e dell’età di chi scende in campo non può fregarmene di meno. Nelle ultime tre partite gli avversari sono usciti più stanchi di noi, questo non era mai successo in questa stagione. E’ una delle costanti di queste prime tre partite di Stramaccioni.
Già perchè di queste prime tre di Stramaccioni ci sono già delle costanti, così come la capacità di reazione ad ogni gol subìto, il che vuol dire anche che siamo ancora perforabili, ma ora reagiamo, siamo sempre propositivi, anche se col Cagliari è mancata l’intensità e la cattiveria per vincere, ma non le occasioni, creiamo.
A S. Siro siamo tornati ad imporci, mentre in trasferta o sul neutro che dir si voglia la prova è stata più opaca. Ora ci sono due trasferte per mostrare la ritrovata personalità anche fuori casa, oltre che decisive per rientrare in lotta per il terzo posto, cosa credo in cui nessuno sperava più.
Un’altra costante è che si vede in pieno la mano dell’allenatore sul piano tattico, anche coi rischi che comporta il gioco di Stramaccioni, non ricordo una cosa del genere in tre partite da parte di un allenatore subentrato in corsa, è evidente che c’è davvero quella capacità di trasmettere le proprie idee ai giocatori. Anche Benitez voleva un posseso palla con 8-9 giocatori in attacco, anche Gasperini giocava a tre punte, ma non sono riusciti a trasmettere le loro idee alla squadra; troppo arroganti forse, troppo didascalici, troppo smaniosi d’imporsi e cancellare l’ombra di Mourinho. Stramaccioni invece si è presentato con umiltà, troppo improponibile ogni raffronto con Mourinho, e i giocatori lo seguono, eccome se lo seguono. Umiltà unita alla convinzione delle proprie idee e all’entusiasmo nel trasmetterle. Stralanciamolo.