Dobbiamo farcene una ragione: noi non capiamo niente di calcio e quando c’è un genio non ce ne accorgiamo. Dopo i vari Sacchi (ma chi è costui) o i Benitez (che “non capisce di calcio”) ci si mettono anche i tifosi e i giornalisti a mettere in dubbio le qualità eccelse del grande allenatore. Siamo tutti incompetenti o invidiosi.
Pensate che all’inizio della partita, quando lo speaker ha fatto il suo nome, qualche fischio si è sentito, ma dopo il risultato di ieri sarà “un po’ meno indigesto ai tifosi” (Fabio Bianchi, Gazzetta dello Sport). Ma c’è di peggio: il Luigi Garlando, sempre sulla Gazzetta ha scritto, “ieri l’Inter ha affrontato una squadra di burro, ma è un’altra Inter, un’anomalia per il copione classico di Mazzarri. Ieri in attacco c’erano due punte, così con un centrocampo di qualità e Icardi non più isolato (scritto in grassetto) è un altro mondo. Mazzarri si altera se viene considerato il contropiedista che è sempre stato, ma pare che si stia arrendendo alla grande potenzialità della squadra. Sta aggiungendo un coraggio che una piazza come Milano pretende per costituzione. Un posto tra le prime tre è obiettivo logico e minimo”. Inaudito, come si fa a non capire che è tutto e solo merito suo come l’aver lanciato e perfezionato Kovacic e Icardi di soli 20 e 21 anni. Eppure il Garlando insiste e scrive “Se la personalità dell’allenatore crescerà, dopo i fischi e le critiche, crescerà anche l’Inter e i giovani Kovacic e Icardi che un anno fa faticavano a trovare fiducia”. E che dire dell’articolo apparso su fcInter1908 che titola “Un’Inter giovane e di qualità: Il Diktat di Thohir è già realtà”. Ma qui siamo alla irriconoscenza, all’ingratitudine verso un genio del calcio, uno che ha lanciato tanti giovani sin dai tempi della Reggina. Pensare che si debba adeguare a presunti Diktat di Thohir è pura follia, è non sapere e non capire di calcio. Ma lui, oltre che un genio, è anche modesto quindi non si cura di nessuno e lascia parlare i fatti. Amen.
I tecnici italiani si devono fare un bell’esame di coscienza e vedere un pò di calcio europeo e non solo il proprio orticello.
Piagnarri cominci a guardarsi borussia dortmund-arsenal di ieri sera, come ha impostato la partita Klopp… quello è calcio offensivo e propositivo, aggressività sul portatore di palla, ritmi altissimi fin dal primo minuto.
Qua in Italia facciamo ridere… e qualcuno si vanta pure di come fa giocare la squadra!!
Fino a qualche anno fa in Italia c’erano Mourinho e Ancelotti, adesso ci sono Mazzarri e Allegri. Ma dove vogliamo andare??