Javier Zanetti – Stasera il capitano raggiunge Dino Zoff nelle presenze in serie A con 570 presenze, davanti a loro solo Maldini (648 partite in A) e Pagliuca (596). Zoff e Zanetti, due campioni dalle poche parole e dai tanti fatti. Zanetti è il volto dell’Inter, onesto, sofferente, tenace, vincente.
In generale Zanetti è vicino al traguardo delle 800 presenze con la maglia nerazzurra, che potrebbe essere raggiunto il 13 maggio, ultima giornata di questo travagliato campionato.
La sua prima il 27 agosto 1995, prima di campionato, ovviamente Serie A, Inter-Vicenza 1-0.
Inter-Siena – Questa sera in una Milano raggiunta da una pioggia tropicale l’Inter torna a cercare i tre punti dopo il pari con il Cagliari. Di scena c’è il Siena ad un passo dalla salvezza che ha come centravanti quel Mattia Destro cresciuto nelle giovanili dell’Inter, che sarà particolarmente affamato.
Sul neutro di Trieste si era mantenuta la capacità di reazione ai gol subìti come con il Genoa, ma si era perso il filo sul piano del gioco e della compattezza dei reparti. Cambiasso e Milito avevano risolto una situazione che poteva ben diventare peggiore. Questa sera rientrano gli squalificati Julio Cesar e Lucio e, finalmente, Alvarez, di nuovo in campo dopo due mesi. Riky partirà dal primo minuto al posto di Forlan, decisamente pesce fuor d’acqua come ala destra nell’ultima uscita. L’importanza del rientro di Alvarez è fondamentale perchè al di là delle affermazioni che bisogna fare sul terzo posto, il valore fondamentale di questo finale di stagione è proprio nel vedere il grado e la velocità di crescita di giovani come Obi, Poli, Alvarez, oltre al neo-acquisto Guarìn e al recupero di Ranocchia. Sono questi i primi veri acquisti che l’Inter deve trovare sempre più rafforzati in vista della prossima stagione, insieme alla rigenerazione di Cambiasso e Milito, per poi prendere altri giovani di prospettiva e almeno un giocatore già affermato in grado di fare la differenza.
Ma torniamo alla partita di stasera, crocevia fondamentale per Stramaccioni, dopo il pirotecnico esordio con il Genoa e l’opaca partita col Cagliari, con il Siena non arriveranno tutte le risposte, ma una delle due Inter dovrà emergere più dell’altra. “L’Inter è viva” ha ribadito Stramaccioni, che potremmo tradurre in un dobbiamo essere più vivi, più vivaci, perchè se è vero che nei minuti finali, col Cagliari in 10, l’Inter ha segnato e creato tre occasioni per vincere, ci vuole quel pizzico di cattiveria per buttare la palla in rete, che non si è vista.
Strama ha coniugato il consueto rifiuto di tabelle con la dichiarazione di un obbiettivo, terzo posto. Quella di non darsi obbiettivi era un must delle conferenze stampa di Ranieri, e forse per evitare una ranierizzazione in corso Stramaccioni si è affrettato a fare alcune dichiarazioni “da Inter”, tra cui oltre il detto dichiarato obbiettivo, anche l’idea che scende in campo sempre l’Inter migliore e perciò la parola turn-over non si addice all’Inter, nel senso che chi gioca è il miglior titolare del momento. Insomma, stasera o a Udine alla prossima vedremo probabilmente un po’ di turn-over, ma sono tutti titolari.