Giorno di presentazione dell’ultimo acquisto Medel. Il Pitbull è come ce lo si poteva immaginare, di poche parole, i giornalisti presenti paiono quasi intimiditi, in sala deve fare molto caldo, lui chiede un fazzoletto per asciugare il sudore, sicuramente è più a suo agio sul campo, ma è tranquillo, lo infastidisce solo una domanda sul futuro del connazionale Vidal (“non parlo di altre squadre”) e a chi pensasse che è esploso solo nell’ultimo mondiale tiene a precisare che è titolare nel Cile da sette anni. Orgoglioso. Medel però non svela quando sia nata la trattativa con l’Inter, ne’ cosa gli ha detto Mazzarri nel primo colloquio. E quella foto con cappellino della Juve? “Non era mio, me lo hanno messo, mi piacciono i cappellini e me lo sono tenuto, ma era tre-quattro anni fa”. Frasi brevi, ma messaggi chiari: “La mia posizione preferita è centrocampista centrale, ma mi va bene qualsiasi posizione. Fisicamente sto benissimo, ho lavorato con il gruppo da l’altro ieri e sono pronto per giocare. Con M’vila si instaurerà una concorrenza positiva”. Medel smentisce poi di essersi candidato come erede di Cambiasso: “Non sono venuto a rimpiazzare nessuno, sono qui per fare la mia storia”. Infine a chi gli chiede tre parole per descrivere l’Inter: “Cuore, attributi e tifoseria”. Augh. Il numero scelto non è casuale, è il 18 di Zamorano, anzi l’1+8.
1 pensato per “Medel: “Sono pronto, sono un centrale, con M’Vila concorrenza positiva””
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è di 4 anni il contratto di medel, praticamente ce lo vedremo in maglia inter fino al 2020… a pensarci mi viene quel tipo di magone che ti assale quando pensi al matrimonio e ti rendi conto che forse non la ami poi cosi tanto….. scherzi a parte come tassello della nuova inter avrei preferito uno che mettesse paura più per il talento che per l’aggressività… me lo ero anche aspettato..