Cambiasso non rinnova e dirà addio, Mazzarri confermato ma al momento senza rinnovo, nessun grande nome in arrivo e sarà necessario vendere per comprare. Queste le non rosee prospettive illustrate da Ausilio nella conferenza di fine stagione. Assente Mazzarri, che dopo aver annunciato per mesi che “a fine stagione parlerò io”, ha preferito nascondersi.
E’ un Ausilio giulivo quello che si presenta in sala stampa, raggiante per il quinto posto raggiunto (pensate un po’), svela che “ci si aspettava esattamente questo, le cose vanno fatte con intelligenza, siamo stati in linea con i programmi”. Meno male che hanno fatto le cose con intelligenza, pensate in caso contrario cosa poteva accadere. All’Inter hanno problemi di udito, in compenso deve circolare roba forte ad Appiano: “il pubblico di S.Siro va rispettato, io non li ho sentiti i fischi, poi con l’inter in Europa League tutto era gioia e felicità”. Ma usciamo dalle visioni bucoliche e psichedeliche di Ausilio e veniamo agli annunci importanti fatti quest’oggi dal degno erede di Branca:
“Cambiasso? in modo informale ci parlo tutti i giorni, questa mattina c’è stato un incontro più ufficiale e gli ho detto che per motivi di strategia e rinnovamento abbiamo pensato di non proporre un rinnovo di contratto, non abbiamo mai parlato di contenuti economici, lui non ha mai chiesto nulla, ma credo che un giorno all’Inter ci tornerà”. La decisione dev’essere stata sofferta e non gradita da tutti i soci, tanto che Ausilio nel corso di tutta la conferenza ripete più volte il rammarico per questa decisione e che “sostituire i giocatori che se ne vanno non sarà facile, trovarne con quel carisma, ma nella rosa abbiamo giocatori che con l’età possono avvicinarsi a quello che hanno fatto loro”. Non si capisce perchè avvicinarsi e non pareggiare se non superare, come se un Kovacic non avesse un potenziale maggiore di Cambiasso. Ma in questo modo già si mette le mani avanti e se le cose non dovessero andare bene prepariamoci agli orfani di Cambiasso che incolperanno Thohir di averlo mandato via.
Veniamo alla questione Mazzarri, ecco le parole di Ausilio: “Futuro di Mazzarri? Magari è lui che si è preso una pausa, ma non credo ci saranno problemi, non è solo una questione economica, bisogna mettere sul tavolo i programmi, gli obbiettivi. Abbiamo già buttato lì al mister un rinnovo fino al 2016 ma lui ci vuole pensare, bisogna pensare alla costruzione della squadra, lo staff, il progetto, cosa gli si chiede. Mazzarri non ha grossi problemi a lavorare in scadenza di contratto perchè lo ha già fatto a Napoli, entro il 9 luglio troveremo il modo di prolungare il rapporto”. Proprio così, avete capito bene, ora è Mazzarri che fa il prezioso per rimanere all’Inter e l’Inter che lo deve implorare a rimanere, a questo ci hanno portato questi dirigenti. Chiaro che Mazzarri vuole un’aumento del già lauto ingaggio, una società che non gli dà grossi obbiettivi e lo difende a spada tratta dalle critiche.
Ora Ranocchia, presente in sala, su cui Ausilio dice, “Ranocchia sa bene che c’è sempre la possibilità di parlare, ci teniamo a lui, vorremmo allungare questo rapporto, se vuole si presenta di sopra e può firmare il rinnovo”. E aggiunge, “Ranocchia capitano? E’ un serio candidato, per presenze, perchè italiano ma anche per i suoi valori sportivi e morali che sono quelli di Zanetti”. Aperture importanti, ma non definitive, per esempio con gli addii degli ultimi reduci del Triplete Ranocchia non dovrebbe essere un serio candidato alla fascia, ma l’unico possibile capitano, a meno che hanno in mente di fare capitano Nagatomo o Jonathan o qualche altro cartone animato o eroe dei fumetti.
Non c’è accordo con le richieste economiche di Alvarez: “Ha due anni di contratto, non vogliamo privarci di lui, anche se la trattativa per il rinnovo non si è conclusa, non abbiamo trovato l’accordo, ma c’è tempo.
Una precisazione su Milito: “A Milito non è stato chiesto il rinnovo, ci si è detti che era preferibile cambiare e non è rappresentato un problema per lui. Prenderemo due nuovi attaccanti, uno giovane e un sostituto di Milito”.
Su Rolando: “Non vogliamo farci prendere per il collo dal Porto, ma la volontà è di tenerlo”.
Su Campagnaro: “Ha avuto continui problemi fisici, il resto non riconosco nella sua situazione: è integrato con il gruppo, ha un ottimo rapporto con il mister.”
Ausilio ha anche parlato della situazione generale, che rimando al prossimo articolo.
Fino a che Thohir non caccerà questa sottospecie di dirigenti che ci ritroviamo per noi tifosi saranno anni difficili. Come ho già detto, è rimasta gente che è peggio di Branca!
l’ FC INTERNAZIONALE che quattro anni fa era sul tetto d’europa e del mondo è arrivata al punto da farsi “ricattare” da uno degli allenatori più scarsi e mediocri dell’inter degli ultimi vent’anni.
Invece di cacciarlo, Ausilio & co. sono lì quasi a pregarlo di rinnovare… francamente mi vergogno di questa società!!
Dispiace per Cambiasso.. 24 coppe vinte in carriera, recordman della storia del calcio argentino..
gli ultimi due anni in cui l’inter non ha vinto niente, sono gli unici due anni in cui cambiasso non ha vinto niente… questa non è una cavolata.. se vogliamo imputargli delle responsabilità facciamolo, per carità.. ne aha di sicuro.. però nella scala delle responsabilità cambiasso non è in cima,è in fondo..
se palriamo di giocator gargano per dirne uno a caso ne ha già più di lui..
e chi gargani lo faceva giocare peggio ancora,.. per dirne due a caso…
Se di centrocampisti bravi ce ne fossero solo 2 in squadra, se ne dovrebbero scheiursre solo 2.. cambiando sistema.. fai giocare coutinho e alvarez… se hai 5 mediocri e ti lamenti che il centrocampo è mediocre, ma poi lui schieri tutti rendendo la squadra mediocre, è coclpa tua! cioè sttamccioni in questo caso.. non possiamo dare la colpa a cambniasso se gioica tra Gargano e Kuzmanovic.. pure xavi giocherebbe peggio..