L’Inter vola a più quindici, allacciate le cinture

Inter-Genoa 2-1 30′ Asslani 37′ Alexis Sanchez (rig.) 53′ Vasquez

Non si può vincere sempre 4-0. Lo si sapeva. Ieri sofferenza e pelle d’oca finale, per quei tre punti che sono arrivati e ci portano a più quindici dalla Juve a undici giornate dal termine. La partita era iniziata a ritmi bassi, forse ha influito anche i venti minuti di sciopero del tifo della curva nord contro il divieto di introdurre bandiere dopo gli episodi di Inter-Juve, sarà un caso ma al 20′ quando è tornato il consueto sostegno canoro la squadra ha ritrovato mordente, alzato i ritmi e gettonato il primo gol stagionale di Asslani grazie ad un suo fantastico inserimento. Il raddoppio su rigore, per il primo gol in campionato anche di Alexis Sanchez. Rigore che onestamente di primo acchito non sembrava esserci, ma comunque non era un normale contrasto di gioco come detto dal moviolista di Dazn, ma una entrata pericolosa che poteva fare anche male a Barella, ma arrivata dopo il tiro, questo è il punto, ma bisognerebbe vedere cosa dice il regolamento, perchè può essere fallo anche se il fallo arriva dopo il tiro? Allora abbiamo trovato sul sito arbitri.com la citazione del regolamento (pag.119) che dice chiaramente che se il fallo avviene è comunque fallo anche dopo il tiro finchè la palla non è uscita. Cosa avvenuta sul tiro di Barella.

Poi nella ripresa Vasquez ha dimezzato lo svantaggio, c’è stata un po’ di apprensione, la linea difensiva più bassa del solito, non quando però è stata brava ad alzarsi per mettere in fuorigioco il pareggio del Genoa, tutto vano. Negli ultimi dieci minuti comunque la palla è quasi sempre stata lontana dalla porta di Sommer, grandissimo il lavoro di sacrificio di Thuram e Arnautovic, come prima di Lautaro e Sanchez. Forse oggi meno movimento del solito, ma comunque Barella e Mikhitaryan si sono spesso scambiati la posizione, gli esterni sempre altissimi, le due catene di fascia sempre a ruotare in maniera coordinata con due che salgono e uno che supervisiona dietro a turno interscambiandosi, sempre grande intesa Lauti-Mikhi. Insomma, anche oggi, cosa volere di più?